Sword & Sorcery: Tra Fascino, Controversie e Nicchie di Genere

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La conversazione ha preso il via con una domanda di Yuri: “Quali dovrebbero essere le caratteristiche principali di un setting di genere Sword & Sorcery?” Le risposte sono state un misto di humor e riflessioni serie, mettendo in evidenza le varie visioni dei partecipanti riguardo a questo affascinante genere.

Roberto ha iniziato con un’ironica risposta breve (“niente cazzo di elfi”), per poi descrivere quello che per lui rappresenta il cuore della Sword & Sorcery: un mondo alla Hyboria, con una spruzzata di weirdness, necromanzia, mercenari senza scrupoli, fascino esotico e un tocco di sensualità.

Michele ha approfondito il discorso, sottolineando quanto sia affascinante il menefreghismo spietato tipico dei protagonisti come Conan. Per lui, lo Sword & Sorcery ruota attorno a personaggi che agiscono in base ai propri interessi, senza mezze misure: entrano in scena, fanno quello che devono fare (anche ammazzando senza necessità), e poi ripartono.

Invernomuto ha fatto un parallelo con la Dragon Lance, vedendo nel gruppo, nel viaggio e nell’esplorazione elementi centrali, ma Michele ha subito precisato che lo Sword & Sorcery è spesso focalizzato su un protagonista solitario e anti-eroico. Per Michele, il “gruppo” è solo funzionale al protagonista, il quale è solitamente un personaggio discutibile dal punto di vista morale.

Michele ha poi introdotto il “Fantasy Barbarico”, un sottogenere che mantiene le caratteristiche dello Sword & Sorcery, ma con una centralità del gruppo anziché dell’eroe solitario. Ha citato la saga “Orcs” di Stan Nicholls come esempio perfetto, consigliandone la lettura.

La discussione ha toccato temi più delicati, come il razzismo e il suprematismo impliciti in alcuni elementi dello Sword & Sorcery, soprattutto nelle opere di Howard. Tuttavia, i partecipanti hanno riconosciuto l’importanza di contestualizzare tali tematiche piuttosto che censurarle.

Michele ha condiviso una riflessione sul politicamente corretto, affermando che giocare con temi controversi non è un problema se fatto con consapevolezza e con il consenso di tutti al tavolo. Ha evidenziato come spesso si punti il dito contro certi tropi senza prima educare alla consapevolezza.

Conclusioni
Infine, la discussione ha toccato la necessità di contestualizzare i contenuti, evitando di attualizzarli forzatamente. Yuri e Invernomuto hanno sottolineato l’importanza della comunicazione chiara per evitare di escludere chi potrebbe avere traumi legati a certe tematiche. Michele ha concluso esprimendo la sua frustrazione per l’impossibilità di discutere questi argomenti in spazi pubblici senza incorrere in reazioni esagerate.

In sintesi, la conversazione ha evidenziato quanto sia complesso e sfaccettato il genere Sword & Sorcery, con i suoi protagonisti ambigui, mondi esotici e sfide narrative, arricchito da un dibattito aperto e sfumato su temi sociali e morali.