Il dibattito sul metagaming nel mondo dei giochi di ruolo è tanto acceso quanto spesso frainteso nella sua natura. Ciò che viene spesso criticato come una “corruzione” dell’esperienza di gioco è in realtà un elemento intrinseco e talvolta benefico del medium stesso. In questo articolo, esploreremo come il metagame possa essere una risorsa preziosa per migliorare l’esperienza di gioco.
La Natura del Metagame
Il metagame si verifica quando le conoscenze o le decisioni dei giocatori vanno oltre ciò che i loro personaggi dovrebbero logicamente sapere o fare all’interno della narrativa. Questo può manifestarsi in vari modi: dal giocatore che conosce le statistiche dei mostri, a quello che basa le proprie decisioni su meccaniche di gioco anziché sulla “logica in-character”, fino a chi coordina strategie di gruppo usando una prospettiva esterna alla narrazione.
Perché Non È un Problema Reale
L’Inevitabilità del Metagame
Il metagame è intrinsecamente legato alla natura stessa del gioco di ruolo come attività sociale e ludica. Come giocatori, non possiamo completamente separare la nostra conoscenza e comprensione del gioco dalla nostra interpretazione dei personaggi. Questo non è un difetto, ma una caratteristica fondamentale del medium.
Il Valore Cognitivo
Il metagame spesso serve come strumento cognitivo che ci permette di:
- Strutturare l’esperienza di gioco in modo significativo, fornendo una visione d’insieme che aiuta i giocatori a comprendere meglio la progressione della storia e le dinamiche in atto.
- Facilitare la comunicazione tra giocatori, rendendo più facile discutere di strategie e decisioni senza doversi limitare esclusivamente alla prospettiva del personaggio.
- Creare momenti drammatici più efficaci, poiché i giocatori possono utilizzare la conoscenza delle situazioni per accentuare il dramma e migliorare la qualità della narrazione collettiva.
- Gestire le aspettative del gruppo, garantendo che tutti i partecipanti siano allineati su come affrontare il gioco e su quali elementi enfatizzare, evitando così fraintendimenti e conflitti.
L’Elemento Sociale
Il gioco di ruolo è fondamentalmente un’attività sociale collaborativa. Il metagame fornisce un linguaggio comune e un framework condiviso che permette ai giocatori di:
- Coordinare le loro azioni in modo efficace, ad esempio decidendo insieme una strategia di gruppo che tenga conto delle abilità e delle risorse di ogni personaggio, massimizzando così il contributo di ciascuno.
- Costruire momenti narrativi più coinvolgenti, come quando i giocatori pianificano insieme una scena di dialogo o un colpo di scena che aumenta la tensione e l’interesse della storia.
- Risolvere conflitti al tavolo in modo costruttivo, discutendo apertamente le divergenze di opinione e trovando soluzioni che rispettino sia la narrativa che il divertimento di tutti i partecipanti.
La Falsa Dicotomia dell’Immersione
Uno degli argomenti più comuni contro il metagame è che “rompe l’immersione”, ad esempio quando un giocatore utilizza informazioni esterne per prendere decisioni che il personaggio non potrebbe logicamente conoscere, riducendo così la coerenza narrativa. Tuttavia, questa è una visione semplicistica che non tiene conto di come:
- L’immersione non è un stato binario, ma un continuum che può variare durante il gioco, a seconda delle situazioni e delle interazioni.
- Il metagame può effettivamente aumentare l’immersione fornendo struttura e contesto, ad esempio offrendo una visione d’insieme che aiuta i giocatori a comprendere meglio il significato delle azioni e delle scelte dei personaggi, migliorando così la coerenza narrativa.
- L’interpretazione del personaggio può coesistere con la consapevolezza delle meccaniche, come quando un giocatore sfrutta le regole per enfatizzare momenti chiave della storia senza compromettere l’integrità del personaggio.
Il Design del Gioco e il Metagame
Molti giochi moderni hanno iniziato a riconoscere e abbracciare il metagame come elemento di design. Ad esempio, in FATE i punti fato permettono ai giocatori di influenzare la trama usando conoscenze fuori dal personaggio; in Blades in the Dark, il sistema di flashback permette di pianificare azioni senza interrompere la narrazione; mentre nei giochi PbtA, le mosse telegrafate aiutano a gestire situazioni narrative con una consapevolezza condivisa tra i giocatori.
La Vera Questione: Le Aspettative
Il “problema” del metagame è spesso un sintomo di questioni più profonde che si manifestano al tavolo di gioco in vari modi: ad esempio, una mancanza di allineamento nelle aspettative del gruppo può portare a frustrazione quando alcuni giocatori privilegiano l’interpretazione del personaggio mentre altri preferiscono un approccio più strategico; problemi di fiducia possono emergere quando i giocatori dubitano delle intenzioni reciproche, percependo l’uso del metagame come una forma di manipolazione; la rigidità nell’interpretazione di cosa costituisce un ‘buon’ gioco di ruolo può causare conflitti se le persone hanno visioni diverse su come divertirsi insieme.
Verso una Visione Più Costruttiva
Invece di vedere il metagame come un problema da eliminare, dovremmo:
- Riconoscerlo come uno strumento naturale dell’esperienza di gioco, comprendendo che fa parte dell’interazione sociale e della dinamica tra i giocatori, e che può migliorare la narrazione e la coesione del gruppo.
- Utilizzarlo consapevolmente per migliorare il divertimento del gruppo, discutendo apertamente di quando e come il metagame possa essere usato per creare momenti memorabili, senza danneggiare l’immersione o l’autenticità dell’interpretazione.
- Stabilire linee guida condivise su come integrarlo nel nostro stile di gioco, considerando le preferenze e i limiti di ogni partecipante, per evitare che l’uso del metagame diventi fonte di tensioni o incomprensioni.
Conclusione
Il metagame non è un problema da risolvere, ma una caratteristica intrinseca dei giochi di ruolo che può essere utilizzata costruttivamente. La vera sfida non è eliminarlo, ma imparare a utilizzarlo in modo consapevole e benefico per l’esperienza di gioco del gruppo.
La prossima volta che qualcuno si lamenta del metagame al vostro tavolo, provate a chiedervi: è davvero il metagame il problema, o c’è qualcos’altro che deve essere affrontato nelle dinamiche del gruppo? La risposta potrebbe sorprendervi.