Nella chat si discute di un tema sempre più attuale nel mondo dei GDR: la possibile fine della “bolla” che ha caratterizzato l’industria, soprattutto in relazione ai Kickstarter e al mainstream. Il dibattito prende il via con Yuri, che osserva come la bolla del GDR e dei Kickstarter sembri ormai in fase di scoppio, con Michele d’accordo ma convinto che l’ultimo colpo arriverà con l’uscita dell’ultima stagione di Stranger Things. Una volta esaurito questo “boost” mediatico, il GDR tornerà a essere una nicchia dimenticata.
Yuri aggiunge che in Italia, ad esempio, neppure Dungeons & Dragons (D&D) è mai diventato davvero mainstream, anche se la situazione potrebbe ricordare quella del mondo videoludico: tanti titoli vengono rilasciati con un grande hype, ma in breve tempo finiscono nel dimenticatoio.
Roberto interviene con un punto di vista più critico, mettendo in discussione l’effettiva influenza di Stranger Things sul successo di D&D, raccontando l’esperienza personale con la nipote che, nonostante fosse una fan della serie, non ha mostrato interesse per il GDR. Sostiene che l’influenza di fenomeni come Stranger Things o Big Bang Theory su D&D sia sovrastimata, e che il successo di D&D nel mainstream sia più legato a campagne di marketing da parte della Hasbro che a mode televisive. Roberto vede la situazione come un gioco di posizionamento strategico, con D&D diventato più un “lifestyle brand” che un prodotto di nicchia, mentre Hasbro cerca di sfruttare il trend per vendere gadget più che per innovare il gioco stesso.
Sul tema Kickstarter, Invernomuto sottolinea che la piattaforma funziona bene per il GDR grazie ai costi relativamente bassi di produzione rispetto ad altri settori come i videogiochi o i giochi da tavolo. La vera chiave del successo sta nel costruire una community affiatata e offrire ai sostenitori un “pezzo” del creatore. Roberto, invece, evidenzia come Kickstarter funzioni soprattutto per chi ha già una fanbase o per chi non punta a obiettivi ambiziosi. Il successo di campagne come quella di Ben Milton, che ha superato il milione di dollari, dimostra che è il pubblico consolidato e non il giocatore casuale a sostenere questi progetti.
Andrea chiude la discussione chiedendo chiarimenti sulla “bolla” del GDR, e Roberto spiega che si stanno pubblicando molti più giochi di quanti effettivamente vengano giocati. Prima o poi, questo sovraccarico non sarà più sostenibile.
In conclusione, il gruppo sembra concordare che l’esplosione della bolla dei GDR sia imminente, e che Kickstarter continui a essere un campo di battaglia per pochi fortunati con una fanbase consolidata. Il destino del GDR potrebbe tornare a essere quello di una nicchia, con cicli di successo e oblio determinati dalle mode e dalle strategie delle grandi case di produzione.